top of page

(Verso) una Comunità del Cibo per nutrire la Martesana

Aggiornamento: 3 giu 2021


Il distretto di Economia Solidale della Martesana (ESM), a cui aderisce il Progetto GorgoZolla, composto da numerosi Gruppi di Acquisto Solidale del territorio, dalla Coop. di commercio equo e solidale Nazca-MondoAlegre, dal GIT di Banca Etica, dalle Acli della Martesana, da alcune piccole realtà che si occupano di agricoltura e da diverse associazioni, ha intrapreso un percorso di valorizzazione dell’agricoltura che vorrebbe portare alla costruzione di una Comunità del Cibo nella Martesana.


Lo scopo è arrivare a concretizzare la legge 194/2015 in cui l’articolo 13 definisce cosa sono le “comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare … in ambito locale”.


Questo interesse, per l’ESM non è nuovo, da sempre il distretto ha sostenuto le produzioni agricole locali, ora vorrebbe provare a limitare le trasformazioni del territorio che la Martesana subirà nei prossimi anni con lo sviluppo di una zona logistica semplificata. Un processo che, come viene riportato nel documento di intenti che trovate qui di seguito: “crediamo ci sia ancora la possibilità di contenere, limitare e governare”.


Per l’ESM “contenere, limitare e governare il fenomeno” significa mantenere tutti gli attuali spazi verdi, già fortemente compromessi e dare maggior risalto alle produzioni, trasformazioni e commercializzazioni di prodotti agricoli del territorio, un settore economico non marginale.


Costruire e sostenere una vera e propria Comunità del Cibo in Martesana significa preservare il territorio e impegnare la politica in scelte che limitano il consumo di aree verdi e si impegnano a porre attenzione per una migliore qualità dell’aria e dell’acqua.


La legge 194/2015 indica che una Comunità del Cibo si costruisce attraverso “accordi tra agricoltori locali, agricoltori e allevatori custodi, gruppi di acquisto solidale, istituti scolastici e universitari, centri di ricerca, associazioni per la tutela della qualità della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, mense scolastiche, ospedali, esercizi di ristorazione, esercizi commerciali, piccole e medie imprese artigiane di trasformazione agraria e alimentare, nonché enti pubblici”: questo percorso lo si vorrebbe realizzare in modo partecipato assieme alla comunità locale.


Si parte ad aprile 2021 con tre incontri che vedono coinvolte le Aziende Agricole, le Associazioni di categoria degli agricoltori e gli Orti comunitari della Martesana e che prosegue poi nei mesi successivi con il coinvolgimento degli enti pubblici, non solo le amministrazioni comunali, ma anche i parchi di interesse sovracomunale, le associazioni, le realtà terzo settore, il commercio di vicinato, i ristoratori, fino ad arrivare, quando questa crisi pandemica allenterà, al coinvolgimento, in alcuni incontri pubblici, di tutti i cittadini della Martesana.



Il documento di intenti


UNA “COMUNITA’ DEL CIBO” PER NUTRIRE LA MARTESANA

PRESERVANDONE IL TERRITORIO DALLA CEMENTIFICAZIONE


Pochi sanno che il territorio della Martesana è da tempo attraversato da profonde trasformazioni causate dalla pressione delle attività di logistica favorite dal potenziamento, negli ultimi anni, della rete stradale (BreBeMi, TEEM, viabilità secondaria connessa) e della rete ferroviaria lungo l’asse Milano, Brescia, Verona.


Segrate con Milano Smistamento e Melzo rappresentano già due poli di interscambio container tra ferro e gomma, considerati “retroporti“ del sistema portuale di Genova e La Spezia che alimenta le merci verso la pianura padana, il nord e l’est Europa, compreso il flusso merci ferroviario da e per la Cina. Con il “Decreto Genova” (138/2018) viene introdotta la Zona Logistica Semplificata (ZLS) che identifica i porti liguri con i “retroporti” della pianura padana gestita da una solo autorità portuale. Quando la galleria di base del terzo valico sarà completata si prevede una movimentazione a regime, nel 2030, di oltre 6 milioni di TEU (container da 20 piedi). Oggi ne vengono movimentati circa un terzo.


L’area della Martesana, in proporzione, vedrà un movimento di TIR triplicato a cui va aggiunto il traffico dei furgoncini dell’E-commerce che nel 2020, con l’effetto COVID19, ha avuto un aumento del 26% rispetto all’anno precedente.


Si affacciano numeri dietro ai quali si muovono interessi geopolitici e investimenti miliardari. Crediamo però ancora nella possibilità di contenere, limitare e governare il fenomeno.


Per fare questo il tempo stringe. E’ necessario immaginare e cominciare a realizzare da subito un futuro diverso per il nostro territorio.

Un modello di sviluppo (anche economico) basato:

  • sulla salvaguardia delle aree verdi e la loro valorizzazione attraverso un'agricoltura di qualità, principalmente rivolta alla produzione di cibo per il consumo locale;

  • su un turismo “dolce”, di prossimità, che valorizzi il paesaggio, i siti di interesse ambientale, storico, artistico presenti lungo l’asse del naviglio e i percorsi naturalistici dai fontanili alle zone umide presenti in diverse aree della Martesana, da Trezzo sull’Adda a Pozzuolo Martesana e Melzo a quelle poste a sud della Rivoltana.

Concretamente, quello che proponiamo è la costituzione -sull’esempio di quanto previsto dalla Legge 194/2015 e realizzato in altre parti d’Italia- di una “Comunità del Cibo”.


Una “Comunità del Cibo” è una rete di attori -agricoltori, commercianti, ristoratori, consumatori, associazioni, Terzo settore e Comuni- che si pongono l’obiettivo di tutelare e valorizzare le produzioni agricole locali, attraverso lo sviluppo di filiere corte, la definizione di relazioni commerciali, il recupero delle coltivazioni tradizionali, la condivisione dei saperi, la partecipazione attiva della cittadinanza alla vita del territorio.


Ai Comuni, il compito di utilizzare gli strumenti urbanistici a loro disposizione per impedire il consumo del suolo agricolo e di incentivare il consumo di prodotti locali, per esempio nelle mense scolastiche.


Agli agricoltori e alle loro aggregazioni quello di aprirsi maggiormente al territorio, interloquendo in modo più efficace con le istituzioni, riorganizzando le proprie attività in un’ottica di maggior collaborazione nella produzione di cibo per il mercato locale.


Ai commercianti e ai ristoratori quello di rendersi disponibili alla distribuzione e all'utilizzo, in via prioritaria e per quanto possibile, dei prodotti del territorio.


Ai consumatori quello di privilegiare il consumo di prodotti locali, attraverso l'acquisto diretto nelle aziende agricole e nei mercati contadini, nelle Botteghe del Mondo, nei negozi di prossimità e tramite il consumo organizzato con i Gruppi di Acquisto Solidale.


Alle associazioni e alle realtà del Terzo Settore il fondamentale lavoro di informazione, educazione e coordinamento che questo progetto richiede.


Per fortuna non cominciamo da zero. Il territorio della Martesana è ricco di buone pratiche e di esperienze positive, che necessitano però di essere conosciute, valorizzate, e soprattutto messe in rete per migliorarne l'efficacia. Crediamo che la costituzione di una “Comunità del Cibo” possa essere lo strumento adatto per conseguire questo obiettivo.


Siamo fin da ora disponibili ad incontrare e a confrontarci con tutti coloro che sono interessati a lavorare alla realizzazione di questo progetto, a partire dalla costituzione di un “Comitato promotore della Comunità del Cibo della Martesana”.


Coordinamento Economia Solidale della Martesana

Aderiscono:

Acli Martesana; Amici della Ludoteca di Cassina de’ Pecchi – GAS Cassina de’ Pecchi; Associazione Supernovae; Associazione Terra e Acqua, Liscate; Azienda Agricola Campo Dei Sogni, Melzo; Azienda Agricola Il Castagno, Pessano con Bornago; Azienda Agricola Ortolina (Apicoltura e Agricoltura), Pozzuolo Martesana; Azienda Agricola Robustelli Della Cuna Roberto, Gorgonzola; Cascina Gabana, Cassano d'Adda; Comitato Pedala Martesana; ComunOrto Carugate; Controcoltura – Orto Biologico Condiviso di Cassina de’ Pecchi; Coop. Nazca-MondoAlegre; Ecomuseo Martesana; FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) Segrate; Gruppo di Acquisto Solidale ATUTTOGAS di Inzago/Trecella; Gruppo di Acquisto Solidale di Bussero; Gruppo di Acquisto Solidale di Cassano d'Adda; Gruppo di Acquisto Solidale di Gorgonzola - L'Albero e il Seme; Gruppo di Acquisto Solidale di Melzo; Gruppo di Acquisto Solidale di Vaprio - La Credenza; Gruppo di Acquisto Solidale "Non di Solo Pane" Est-Milano; Gruppo di Acquisto Solidale Popolare di Vimodrone; GIT soci di Banca Etica; Progetto GorgoZolla; Rete Antimafie Martesana; Rotolana (Coop. Soc. Ellepikappa) Orticoltura Sociale Bio, Inzago; Slow Food Martesana; Società Agricola Corbari, Cernusco sul Naviglio; Soc. Coop. Sociale Agrimi.bio, Basiano; …..



Per informazioni e contatti:

Marco Balconi tel. 3335318699

Ivan Bettini tel. 3314351092





ESM_ComunitàCibo_DocumentoIntenti_def_16
.
Download • 180KB





Post: Blog2 Post
bottom of page