top of page

Comunità del Cibo della Martesana: a che punto siamo?

Presentiamo qui di seguito un aggiornamento del percorso che porterà alla costituzione di “Una Comunità del Cibo per Nutrire la Martesana”.


In questo periodo dobbiamo per prima cosa rilevare la raccolta di un numero significativo di adesioni al Documento di Intenti, principalmente da parte di Gas (Gruppi di Acquisto Solidali) e associazioni.


Il mese di aprile è stato caratterizzato da tre incontri web con le realtà agricole che operano nella Martesana, alle quali abbiamo spiegato il percorso che intendiamo compiere, i valori in gioco e le competenze che ognuno di noi può mettere. Ora siamo in attesa dell’adesione al documento di intenti da parte degli agricoltori e delle loro associazioni di categoria: CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e Coldiretti, del Distretto Agricolo Adda-Martesana e degli aderenti territoriali di AIAB. Durante gli incontri abbiamo stimato il coinvolgimento di 30 organizzazioni, per una quarantina di rappresentanti di queste realtà, abbiamo riscontrato interesse e un buon grado di condivisione della proposta. Il progetto aderisce all'esigenza diffusa di conoscere, far conoscere, mettere in rete e valorizzare le molte esperienze positive di produzione agricola presenti in Martesana. C'è la consapevolezza che sia necessario unire le forze per interloquire in modo più efficace con i cittadini e le istituzioni.


Abbiamo anche riscontrato apprezzamento per questa iniziativa e la volontà di unire le forze per riuscire a rendere protagonista l’agricoltura territoriale.

Le problematiche emerse dalla discussione sono legate al superamento dell'autoreferenzialità e della cultura della delega: dobbiamo metterci tutti in gioco in prima persona per avviare una reale collaborazione.

Questi primi passi vedono coinvolti i consumatori organizzati nei Gas, gli attori legati all’Economia Solidale della Martesana e le Aziende Agricole del territorio, per rendere tangibili ipotesi di lavoro comune è necessario formulare proposte concrete. Si dovrà anche conciliare esigenze ed interessi differenti e a volte, almeno apparentemente, contrastanti.

Dovremo dimostrare agli operatori economici, in questa fase le Aziende Agricole ma speriamo ben presto di iniziare una collaborazione con trasformatori e ristoratori, che il progetto avrà per loro ricadute positive.

Abbiamo percepito in questi primi incontri una sfiducia nelle istituzioni (Comuni, Città Metropolitana); si pensa che siano poco interessate ai temi della salvaguardia del suolo agricolo e del sostegno all'agricoltura locale. C'è la consapevolezza che non sarà facile coinvolgerle in questo progetto. I temi emersi su cui si proverà a lavorare nei prossimi incontri: - una prima esigenza è legata alla possibilità di redigere un censimento delle aziende agricole, dei mercati contadini, degli orti condivisi, dei Gas presenti nel territorio, delle attività commerciali e di ristorazione che utilizzano prodotti locali, dal quale emerga, attraverso una scheda descrittiva, l'attività, l’ubicazione, i possibili contatti, gli orari di apertura di queste realtà. Queste schede, verranno pubblicate (una possibile soluzione potrebbe essere il sito di Ecomuseo Martesana) per costruire una sorta di "Guida alla Martesana verde e solidale". Non si parte da zero ma da un lavoro analogo, anche se parziale e datato, fatto nell'ambito del progetto "Agroecologia in Martesana" e dalla Condotta Slow Food Martesana, quest’ultimo caso un lavoro più interno all’associazione; - una seconda proposta è legata alla promozione, in Martesana, di mercati contadini diffusi sul territorio. Partendo dalla valorizzazione di quelli esistenti, aggiungendone nuovi nei paesi dove non esistono e dove può esserci un interesse da parte delle amministrazioni comunali a promuovere queste iniziative che sono principalmente luoghi relazionali; - provare a comporre un paniere mensile o stagionale di prodotti agricoli. Il paniere deve essere in grado di promuovere i prodotti del nostro territorio e favorire, nel periodo di maggior produzione agricola, una migliore distribuzione del prodotto; - una ulteriore proposta è quella di dar vita a una piattaforma comune di vendite online, sull'esempio di quella che si stanno realizzando in luoghi dove esiste una modalità partecipativa ed aggregante e di promozione e vendita di prodotti da filiera corta e territoriali. Anche qui non partiamo da zero ma dalle esperienze di Nazca-Mondoalegre e di Agrimibio; - con qualche amministrazione più sensibile si può provare ad inserire prodotti locali nelle mense scolastiche e delle RSA. Sarebbe importante realizzare un accordo di questo tipo, anche minimo e parziale, che dimostri che questa azione è possibile; - provare a costruire percorsi di turismo dolce con degustazione e acquisto di prodotti locali; - verificare la possibilità di proporre alle scuole del territorio la creazione di orti didattici.


Il 20 maggio in un incontro con tutte le realtà che hanno aderito al “documento di intenti” verranno vagliati i temi emersi per iniziare a dare concretezza al progetto.


(Questo resoconto è stato redatto sulla base del verbale dell’incontro del 27 aprile 2021 del Distretto di Economia Solidale Martesana)




Post: Blog2 Post
bottom of page