Consulta del cibo, tavolo di lavoro, comunità
Abbiamo partecipato al bando della Città di Gorgonzola "Proposta per la cura e rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni" con la volontà di valorizzare l’agricoltura, le aree rurali e di verde urbano della nostra cittadina, un patrimonio straordinario che significa: cibo, lavoro, salute, ambiente, paesaggio, cultura, turismo.
Questa proposta vuole portare tutta la comunità gorgonzolese a una maggiore consapevolezza del fatto che, nonostante l’importante crescita urbanistica subita dalla città negli ultimi decenni, questa ha comunque mantenuto una forte identità agricola. E’ a partire da ciò che si intende creare una vera e propria comunità del cibo, costruendo un percorso che possa portare alla costituzione di “una consulta del cibo di Gorgonzola”, il cui compito sarà di promuovere la partecipazione degli attori al sistema agroalimentare locale; al suo interno si produrranno scelte legate alle politiche del cibo, e verranno condivise le iniziative e identificati gli obiettivi.
Si propone inoltre di valorizzare l’agricoltura esistente e stimolare la costituzione di nuove filiere agricole, come ad esempio quella del frumento tenero per produrre pane e farina, della patata e del mais, oltre ad immaginare uno sviluppo per quella del formaggio, aprendosi anche ad altre produzioni agricole, facilmente replicabili nel nostro territorio. Tra le possibili azioni della consulta, ci sarà un maggior coinvolgimento del commercio di prossimità, che può avere un ruolo importante per la trasformazione e distribuzione dei prodotti e che, siamo sicuri, potrà svolgere il ruolo di tramite attivo tra la produzione e il consumo.
Nella costruzione della consulta saranno coinvolti tutti gli attori del sistema alimentare: produttori, commercianti, esperti, associazioni, amministratori e consumatori.
Una prima azione potrebbe essere l’apertura ufficiale di un Tavolo di lavoro (che potrebbe essere composto dagli stessi attori della consulta) per migliorare questa piattaforma digitale che permetta di visualizzare simultaneamente gli attori e i luoghi delle varie filiere corte già presenti in città: produttori, spacci agricoli, mercati, negozi, gruppi d’acquisto e orti urbani/sociali.
Un particolare impegno andrà posto per attivare una collaborazione più stretta tra agricoltura ed esercizi commerciali di prossimità, costituendo una rete diffusa all’interno della quale proporre il prodotto locale, e permettendo alla città un facile accesso alle produzioni agroalimentari del territorio.
La piattaforma può inoltre diventare uno strumento di informazione e comunicazione per la valorizzazione dei prodotti locali di qualità, e di sensibilizzazione e comprensione verso il ruolo del contadino, come produttore di ricchezza e custode del paesaggio.
Conservazione e promozione della biodiversità, vuol dire anche recuperare quel patrimonio di sapienze antiche, che hanno permesso alle popolazioni rurali delle nostre zone di nutrirsi e curarsi per secoli con le erbe spontanee; interesse verso queste pratiche che si sta diffondendo sempre più tra le persone, in questi tempi di crisi. Pertanto tra gli obiettivi che si potrebbero raggiungere, ci sarebbe la creazione di spazi didattici urbani all’interno dei quali proporre attività diverse, dalla divulgazione alla didattica per le scuole.
Tra le attività che pensiamo di proporre, oltre a quanto sopra: pranzi di quartiere con l'utilizzo dei prodotti locali agricoli e momenti di approfondimento sulla filiera del pane.
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